Esercito / Army

Esercito / Army  |  Insegne / Insignia

La legione romana era l’unità militare di base dell’esercito romano e nacque nel IV secolo a.C. dalla trasformazione dell’esercito alto-repubblicano dal vecchio modello falangitico a quello manipolare, costituito cioè da manipoli, che segnò il passaggio fondamentale che vide l’abbandono del clipeus e della hasta per lo scudo, il pilum e il gladio.

La struttura organizzativa della legione imperiale rimase sostanzialmente simile a quella delle legioni dell’età repubblicana. Dopo la riforma dell’età augustea la consistenza numerica della legione era variabile tra i cinquemila e seimila uomini e venne a costituire la vera “spina dorsale” dell’esercito. I soldati erano distribuiti all’interno delle legioni in dieci coorti di circa cinquecento uomini (cohors quingenariae), ad eccezione della prima, che ne contava circa mille scelti fra i più fedeli e valorosi e che venne chiamata cohors miliaria; a questi uomini era affidata la preziosa aquila della legione. Ogni coorte era a sua volta costituita da sei centurie di ottanta uomini poste a capo di un centurione. Due centurie, infine, formavano un manipolo guidato da un centurione prior. All’interno di una centuria, l’unità tattica più piccola, i legionari erano infine ripartiti in gruppi di otto o dieci uomini che prendevano il nome della tenda che dividevano, il contubernium, posto a capo di un decanus, solitamente l’elemento più valido ed esperto del gruppo.

Ogni legione comprendeva circa centoventi cavalieri che agivano perlopiù con funzioni di esploratori, messaggeri, o scorta del legatus legionis, il comandante della legione. Queste unità erano organizzate su tre o quattro turmae di trenta o quaranta uomini, ognuna comandata da un decurione a cui si affiancavano una figura di optio, secondo in comando, e una di portatore di insegna, il vexillarius. La cavalleria legionaria potrebbe essere stata abolita, almeno per un breve periodo, proprio dall’imperatore Traiano, che in battaglia impiega prevalentemente la cavalleria ausiliaria.

Oltre a un nucleo di cavalleria venne aggregata alla legione anche un’aliquota di artiglieria, elemento di novità rispetto all’età repubblicana, costituita da un certo numero di macchine da lancio.

Dell’esercito romano facevano parte anche nove coorti pretorie, istituite da Augusto dopo la sua presa del potere per fornire una guardia del corpo all’imperatore. Tre di queste prestavano servizio a Roma, mentre le restante erano addette, sempre in Italia, alle diverse residenze imperiali. Tuttavia il loro numero e la loro dislocazione variarono con l’assecondarsi degli imperatori. Il corpo dei pretoriani era stato creato per la guardia del corpo dell’imperatore sia in tempo di pace, quando una coorte a turno prestava servizio al palazzo imperiale, sia quando era al seguito dell’Imperatore o di qualche familiare, nel corso delle campagne militari. Traiano, ad esempio, li condusse in Dacia e in Persia.

Sempre ad Augusto si deve l’introduzione di un esercito fatto di professionisti che rimanessero in servizio per un periodo di tempo determinato: non meno di sedici anni i legionari, portati poi a venti nel 5 d.C., e venti-venticinque per le truppe ausiliarie.

 

1024px-Sarcofago_dio_portonaccio,_03 Scena di battaglia sul Sarcofago di Portonaccio
(Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo)
Battle scene on the sarcophagus of Portonaccio

 

The Roman legion was the basic military unit of the Roman army and was born in the fourth century BC.

The organizational structure of the imperial legion remained substantially similar to that of the legions of the Republican. After the reform of August, the number of the soldiers was variable between five and six thousand. They were deployed within the legion into ten cohorts of about five hundred men, except the first, which had about a thousand chosen from among the most brave.

Each legion consisted of about one hundred and twenty knights. These units were organized on three or four turmae of thirty or forty men, each commanded by a decurion, an optio, second-in-command, and a carrier of insignia, the vexillarius.

In addition to a core of cavalry was aggregated also artillery, consisting of a number of machines to launch.

Roman army were also part of nine praetorian cohorts, established to provide a bodyguard to the emperor. Praetorians had been created for serving at the imperial palace, and when the Emperor was in military campaigns. Trajan, for example, led them in Dacia and in Persia.

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